GIULIANOVA – Arresti domiciliari per la dirigente del Comune di Giulianova, Maria Angela Mastropietro, che ad un mese dall’ordinanza di arresto emessa dal Tribunale di Teramo lascia il carcere di Castrogno. A disporre la misura alternativa il Tribunale del Riesame, che ha accolto la richiesta avanzata dal legale della donna, l’avvocato Guglielmo Marconi, ravvisando fossero venute meno le esigenze di custodia cautelare in carcere. Nelle scorse settimane lo stesso riesame aveva rigettato tutti i ricorsi presentati dagli altri indagati: restano dunque in carcere l’imprenditore, e marito della Mastropietro, Stefano Di Filippo, e gli imprenditori giuliesi Andrea e Massimiliano Scarafoni, così come restano ai domiciliari il socio accomandante della Ri.Ma. Sas Sergio Antonilli, l’imprenditore edile Nello Di Giacinto, ex assessore al Comune di Giulianova, il funzionario della Asl Carmine Zippilli e l’ex presidente di Giulianova Patrimonio, Filippo Di Giambattista. Gli otto erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione Castrum, che avrebbe messo in luce un sistema di corruzione consolidato nel tempo, con gli appalti del Comune di Giulianova, per centinaia di migliaia di euro, affidati sempre alle stesse ditte. Agli otto i pm Luca Sciarretta ed Andrea De Feis contestano, a vario titolo ed in base alle diverse posizioni, accuse che vanno dalla corruzione alla tentata concussione, fino alla tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, all’abuso d’ufficio, al falso in atto pubblico e in materia edilizia e urbanistica.
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